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Il Capodanno Giapponese


Rinascita e nuovo inizio, il Capodanno Giapponese o O-Shogatsu, è la celebrazione più importante dell’anno che incomincia già a dicembre con i bonenkai (feste tra amici o colleghi di lavoro accompagnate da fiumi di alcool per allontanare simbolicamente i problemi dell’anno che sta terminando), poi con il 1° Gennaio quando i templi buddisti suonano 108 rintocchi di campana per annunciare il nuovo anno.
I primi giorni di Gennaio invece nuove feste collettive (gli shinnenkai) continuano la celebrazione.
Prima del 1873 il Nuovo Anno veniva accolto basandosi sul calendario lunare cinese e coincideva con l’inizio della Primavera. Dopo aver adottato il calendario gregoriano, il Capodanno spostò la sua data, definitiva, al 1° Gennaio.

TRADIZIONI E RITI

Hatsumode: E’ il primo viaggio al tempio. Consiste nel visitare durante la prima settimana di Gennaio i templi buddisti e shintoisti

Hutsushinode: La prima aurora. E’ consuetudine guidare o arrampicarsi in montagna per assistere alla prima aurora dell’anno.

Htsuni: i commercianti espongono le nuove merci il secondo giorno di Gennaio

Nengajo: Cartoline di auguri che vengono spedite ad amici e parenti in modo che giungano, grazie all’incredibile efficienze degli uffici postali giapponesi, il 1° Gennaio.

Otoshidama: I giapponesi regalano soldi ai bambini in una piccola busta decorata. La cifra aumenta a seconda dell’età del bambino.

Sanganichi: Nei i primi tre giorni dell’anno si fa una pulizia accurata della casa, decorazioni con pezzi di bambù, rami di pino e corde intrecciate per tenere lontani gli spiriti maligni.

Otokara: Foglietti di carta che possono essere letti al contrario sui quali viene scritta una poesia. Questo rito si svolge tra la notte del 1 e il 2 Gennaio e serve per propiziare l’Hatsu-Yume o primo sogno dell’anno.

La cucina di Capodanno: l’insieme di cibi che vengono consumati a Capodanno prende il nome di Osechi-Yoru. Viene preparato con cura in modo che possa durare per i primi tre giorni del Nuovo Anno e viene conservato in scatole laccate di colore rosso e nero. Tra i piatti tradizionali abbiamo i Kombu (alghe bollite), i Kamaboko (torte di pesce), salsa di soia, l’Ozoni (una zubba a base di Omochi), i Toshikoshi Soba (spaghetti in brodo), il Fukucha (un tè verde con una prugna in agrodolce), i Kagami Mochi (dolci formati da due torte di riso con un’arancia amara posta in cima che simboleggia letteralmente molte generazioni, e quindi di buon auspicio),etc Per risistemare lo stomaco il Settimo Giorno di Gennaio i giapponesi sono soliti bere una zuppa di riso a base di erbe chiamata Nanakusa-Gayo.

Giochi tipici: La festa di Capodanno è il momento anche dei giochi tradizionali. L’Hanetsuki per esempio è un gioco simile al nostro badminton dove vengono utilizzate delle racchette rettangolari chiamate Hagoita. Anche il Fukuwarai o Sorriso Fortunato è un divertente passatempo, specialmente per i bambini, dove su un disegno di un volto vuoto vengono attaccate le parti mancanti (naso, bocca, baffi, etc), con risultati bizzarri e simpatici. Più impegnativo è il Sugoroku, un gioco da tavolo simile al nostro backgammon.

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