Progetto di ristrutturazione del Teatro San Carlo e rifacimento impianti di sicurezza antincendio e rilevazione fumi

Il progetto preliminare di ristrutturazione del Teatro San Carlo ha previsto il rifacimento di tutti gli impianti di sicurezza, l'ampliamento dell'impianto di rilevazione fumi, che se in allarme, arresta le macchine del condizionamento, chiude le porte tagliafuoco, le serrande delle canalizzazioni ed invia segnalazione ottico-acustica alle centrali di controllo. Tale impianto si integra con l'impianto di spegnimento incendi, anch'esso interamente riprogettato. Una delle innovazioni più significative è l'introduzione del Water Mist ad alta pressione che va a sostituire, quasi dovunque, il sistema a sprinkler. Il sistema Water Mist a differenza dei sistemi di spegnimento tradizionali, non danneggia i materiali con cui viene a contatto. Con minimi quantitativi di acqua ed utilizzando pompe con pressioni nell'ordine dei 100 bar e speciali testine erogatrici, produce una fitta nebbia in modo da atomizzare l'acqua. Attraverso la reazione superficiale tra le goccioline d'acqua e l'incendio, vengono disperse velocemente grandi quantità di energia termica e viene ridotta rapidamente la temperatura nella zona interessata dall'incendio. Ciò rende la propagazione del fuoco molto più lenta e si traduce in un'efficace protezione delle persone e dei beni presentì dal calore irraggiato dalle fiamme. Inoltre, la quantità di ossigeno presente nell'aria viene ridotta leggermente dalla presenza di acqua nebulizzata, rendendo la combustione dei materiali lenta e difficoltosa.
Innanzitutto, stoccare temporaneamente i rifiuti sulla nave non comporterebbe rischi di natura igienico sanitaria per la popolazione, né provocherebbe la diffusione di quei miasmi pestilenziali, incompatibili con l'esistenza quotidiana dei cittadini che hanno la sfortuna di abitare nei pressi di qualsivoglia sversatoio. Inoltre, anche il problema delle infiltrazioni di percolato nel terreno e, attraverso questo, nelle falde acquifere verrebbe risolto alla radice. Per sua natura, infatti, una nave è impermeabile. Occorre a questo punto fare un passo indietro e ricostruire più in dettaglio come dovrebbe funzionare il piano. Per prima cosa, i rifiuti attualmente in strada dovrebbero essere raccolti stipati direttamente all'interno dei grandi cassoni destinati al trasporto merci. Attraverso un preciso calendario di carico, tale da evitare ingorghi nella zona portuale e dunque la permanenza oltre i tempi strettamente necessari dei container stessi sulla banchina, i cassoni verrebbero portati a bordo e sistemati nelle stive. A questo punto, le stive stesse verrebbero allagate, naturalmente entro il limite massimo di carico, con acqua di mare. Quest'ultimo accorgimento consentirebbe la diluizione del percolato fuoriuscito dai container. Inscatolati e sommersi, i rifiuti potrebbero restare nella pancia della nave per una tempo nettamente superiore a quello della normale permanenza in un sito di trasferenza terrestre. Per lo smaltimento si ipotizza lo svuotamento delle stive attraverso apposite pompe. Il percolato diluito potrebbe essere trasportato con delle autocisterne e trattato nei normali impianti di depurazione. I rifiuti solidi verrebbero avviati ai normali trattamenti.
Nell'ambito dei lavori di restauro e ristrutturazione architettonica ed impiantistica, una notevole importanza è stata data alle opere per adeguare l'edificio alle Normative antincendio vigenti. Già in fase di progettazione definitiva-esecutiva erano stati predisposti tutti gli elaborati necessari per dotare il Teatro del Parere di Conformità Antincendio, parere che è stato rilasciato dal Comando dei Vigili del Fuoco di Napoli. Negli elaborati progettuali presentati ai Vigili del Fuoco sono riportate tutte le vie di esodo necessarie in base agli affollamenti previsti nei diversi ambienti, le compartimentazioni e tutti gli impianti di protezione attiva installati. Il numero dei posti previsti nel Teatro è stato così definito: Platea 556 posti. Palchi l-VI ordine 824 posti. Totale 1.380 posti. A questi si devono aggiungere 6 posti per portatori di handicap. Nella progettazione della sicurezza antincendio dell'edificio sono stati rivisti molto accuratamente i due aspetti riguardanti sia la protezione passiva che la protezione attiva. E stato fatto un radicale adeguamento dal Teatro alle attuali Normative che riguardano sia i materiali impiegati che l'impiantistica a protezione dei diversi ambienti. La protezione passiva è stata rivisitata in maniera molto accurata suddividendo l'edificio in più compartimenti con strutture di separazione dotate di idonea resistenza al fuoco.
I compartimenti più significativi presenti nell'edificio sono: sala - foyer; palcoscenico; uffici; sala ex scenografia; sala Gallizia; ex falegnameria; deposito ex falegnameria. Si sottolinea inoltre l'installazione di un nuovo sipario tagliafuoco certificato dal Ministero, a separazione della scena dalla sala. L'altro aspetto di notevole importanza riguardante la protezione passiva è quello relativo ai materiali utilizzati nella realizzazione sia delle nuove strutture che degli arredi. Tutte le nuove strutture (solai, murature, coperture, etc.) sono state realizzate con materiali aventi la resistenza al fuoco prevista dalle Norme vigenti e certificate. I materiali di arredo installati sono tutti certificati per la reazione al fuoco prevista dalle Norme per quel tipo di installazione. La suddivisione dell'edificio in più compartimenti con strutture con resistenza al fuoco certificata e l'utilizzo di materiali di arredo certificati per la reazione al fuoco hanno elevato notevolmente il livello di sicurezza antincendio del Teatro. Oltre all'adeguamento delle strutture e dei materiali di arredo, il Teatro è stato dotato, nell'ambito dell'intervento di ristrutturazione, di diversi impianti di protezione attiva antincendio, tecnologicamente avanzati e precisamente: a) Impianti ad umido: impianto ad idranti UNI 45; impianto a diluvio nella torre scenica; impianto di spegnimento automatico (sprinkler) nel deposito ex falegnameria; impianto ad acqua nebulizzata (Water Mist); impianto a diluvio sipario tagliafuoco; monitori oscillanti ad acqua nel palcoscenico. b) Impianti di rivelazione fumi. c) Evacuatori di fumo e calore nella torre scenica. d) Impianto di diffusione sonora allarme incendio di emergenza collegato all'impianto di rivelazione fumi. Tutti gli impianti ad umido sono alimentati da tre gruppi di pressurizzazione installati nella vecchia centrale antincendio ubicata sotto piazza Trieste e Trento; data la vetustà della stessa sia come locale che come gruppi di pressurizzazione, la centrale è stata completamente rivisitata per adeguarla alle nuove normative come anche ì gruppi di pressurizzazione di nuova installazione. I tre gruppi installati che alimentano gli impianti sono cosi suddivisi: a) Gruppo pressurizzazione idranti: rete idranti; monitori oscillanti; spegnimento automatico (sprinkler) deposito ex falegnameria. : 2'uppo pressurizzazione diluvio: mpianto a diluvio torre scenica; impianto a diluvio sipario tagliafuoco. c) Gruppo pressurizzazione Water Mist: impianto di spegnimento automatico zona motori parte alta torre scenica; impianto di spegnimento automatico deposito III sottopalco; impianto di spegnimento automatico sartoria.
L'impianto Water Mist, in tecnologia Aquasys, la cui ingegneria e cantierizzazione è stata curata dalla Etea Sicurezza, costituisce l'elemento innovativo per la capacità di sostituire efficacemente i vecchi impianti sprinkler. Questo sistema ad Acqua Nebulizzata ad Alta Pressione, utilizzando minimi quantitativi di acqua, produce una nebbia fitta, utilizzando speciali pompe con pressioni dell'ordine dei 100 bar, e testine erogatrici speciali, in modo da atomizzare l'acqua. La presenza duratura della nebbia prodotta è anche una garanzia contro il rischio di innesco secondario dell'incendio, rendendo il sistema particolarmente adatto per l'applicazione nel Teatro. L'impianto di rivelazione e segnalazione incendi, in tecnologia Notifier, è stato realizzato in tutti gli ambienti del Teatro, compresi i depositi, gli uffici, i locali tecnologici e i cavedi; sono stati impiegati rivelatori puntiformi, rivelatori a campionamento, rivelatori di tipo lineare. In particolare i sistemi a campionamento sono una tecnologia estremamente avanzata ed altrettanto innovativa che rappresenta lo stato dell'arte nella protezione di beni artistici; l'impianto a campionamento è costituito da piccole tubazioni forate che aspirano costantemente l'aria dell'ambiente e la analizzano rilevando immediatamente le prime tracce di fumo che potrebbero condurre ad un incendio di grandi dimensioni; oltre a garantire una grande efficacia, questo impianto consente anche notevoli possibilità di mimetizzazione. Tutto l'impianto di rivelazione incendi è gestito da una centrale di segnalazione automatica, controllata da microprocessori, collegata con il sistema di supervisione centralizzato degli impianti, attraverso interfacce seriali. La centrale è installata in un locale destinato a control room ed è interconnessa con il Rack dell'impianto di diffusione sonora per l'evacuazione del Teatro in caso di incendio. I segnali dei rivelatori, installati nella torre scenica, mettono in allarme l'impianto a diluvio installato sotto graticcia, l'attivazione dei due impianti a diluvio nella torre scenica e del sipario tagliafuoco è comunque del tipo manuale comandata da valvole ad azionamento manuale installate nel locale Vigili del Fuoco.
Tutte le sicurezze sopra descritte non avrebbero alcun valore se non esistessero nel Teatro apparecchiature in grado di garantire in ogni circostanza l'alimentazione elettrica. Queste apparecchiature, della società Chloride, in grado di performance straordinarie, sono state installate nel Teatro in esecuzione ridondante e garantiscono la continuità assoluta dell'alimentazione elettrica per un tempo superiore alle due ore. Gli UPS della Chloride sono stati collegati attraverso un sistema di supervisione generale agli UPS preesistenti: ne è risultata una rete capace di alimentare in continuità assoluta, oltre ai sistemi di sicurezza, tutte le lampade della sala, del foyer, del ridotto e dei corridoi palchi per un totale di oltre 1200 lampade. Questa caratteristica del Teatro è unica al mondo, in quanto normalmente viene garantita solo l'illuminazione di sicurezza per le vie di esodo. L'intera rete, grazie al sistema di tele monitoraggio Life, è continuamente monitorato sia localmente che dal centro di controllo della sede italiana di Chloride; qualsiasi piccola anomalia viene segnalata in tempo reale e fa scattare l'intervento immediato dei tecnici per la rimozione della stessa.