Parabola del padrone e del servo

Ti ringrazio, mio Signore, Padre onnipotente, Dio eterno, che ti sei degnato, non per i miei meriti, ma per la Tua accondiscendenza, di soddisfare me peccatore, tuo servo indegno.
(dipinto di Alphonse Legros)
La parabola del padrone e del servo (detta anche servire con umiltà) è una parabola di Gesù raccontata nel Vangelo secondo Luca (17,7-10[1]).
La parabola ricorda come "quando una persona ha fatto ciò che Dio vuole, ha fatto il suo dovere".[2]
Parabola
[modifica | modifica wikitesto]Interpretazione
[modifica | modifica wikitesto]Questa parabola suggerisce che "persino i migliori tra i servi di Dio debbano essere umili perché essi svolgono unicamente il loro dovere e niente più."[3] Nessuno, "nemmeno il più virtuoso o il più lavoratore, può porre in debito Dio nei suoi confronti."[2]
William Barclay[4] ha collegato questa parabola all'ultimo verso dell'inno di Isaac Watts dal titolo "When I Survey the Wondrous Cross":
Were the whole realm of Nature mine,
That were an offering far too small;
Love so amazing, so divine,
Demands my soul, my life, my all.[5]
La frase "servo inutile" è utilizzata anche a livello liturgico nella liturgia di San Giovanni Crisostomo.[6]
Lo scrittore biblico scozzese William R. Nicoll la chiama "la parabola del servizio extra".[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Lc 17,7-10, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ a b Arland J. Hultgren, The Parables of Jesus: A Commentary, Eerdmans Publishing, 2002, ISBN 0-8028-6077-X, p. 251.
- ^ Mark Black, Luke, College Press, 1996, ISBN 0-89900-630-2, p. 285.
- ^ William Barclay, The Gospel of Luke, Westminster John Knox Press, 2001, ISBN 0-664-22487-3, p. 257.
- ^ WikiSource: When I Survey the Wondrous Cross.
- ^ The divine liturgy of our father Saint John Chyrsostom, Byzantine Seminary Press, 1965 Archiviato il 15 luglio 2011 in Internet Archive., footnote 100.
- ^ Nicoll, W., The Expositor's Greek Testament su Lc 17, accesso 4 luglio 2018